Giovedì 21 novembre, alle 18, in occasione del Grand Tour Cultura IX edizione, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e dalla Fondazione Marche Cultura, con tema: Marche, terra dei Teatri, la Fondazione Rossini propone l’incontro Si terminò dopo le tre del mattino…“. Intorno alla ‘prima’ pesarese della Gazza ladra di Gioachino Rossini (1818), una mise en éspace per relatore, voce recitante, immagini e musiche, che si terrà nella Sala degli Specchi del Museo Nazionale Rossini.

Un racconto affascinante e originale – affidato alla competenza del musicologo Andrea Malnati (collaboratore della Fondazione Rossini) e corredato da letture dal vivo dell’epistolario rossiniano (a cura di Corrado Capparelli delle Voci dei Libri), di rari documenti storici e dalla “colonna sonora” del maestro pesarese – che saprà ben ricostruire, unendo rigore scientifico e seduttiva comunicazione, una straordinaria pagina d’arte e di vita di Gioachino Rossini, quella dell’inaugurazione del Teatro Nuovo, odierno Teatro Rossini.

Il 25 aprile 1816 viene posta a Pesaro la prima pietra del Teatro Nuovo  che doveva sostituire l’ormai fatiscente seicentesco Teatro del Sole.
Nel 1817 i promotori della ricostruzione, il Conte Giulio Perticari (letterato di fama nonché genero di Vincenzo Monti, avendone sposato la figlia Costanza) e il Marchese Antaldo Antaldi, gonfaloniere della città, decidono di rivolgersi a Gioachino Rossini, il loro più illustre concittadino, affinché possa concertare una sua opera in occasione della serata d’inaugurazione del nuovo teatro.
Dalla lettura del fitto carteggio tra il compositore, Perticari e Antaldi (pubblicato integralmente nei volumi dell’epistolario rossiniano a cura della Fondazione Rossini) è possibile ricostruire il non facile iter che porterà alla definizione della ‘prima’ pesarese della Gazza ladra. Oltre a occuparsi delle (non semplici) questioni contrattuali, Rossini si interessò in prima persona alla scelta degli interpreti, degli orchestrali, del coro, delle pitture di scena, dell’illuminazione dei leggii, dell’attrezzeria (compresa la “finta gazza”) e degli abiti di danzatori e coristi.
Le cronache del tempo (giornali e riviste) raccontano del grande successo della prima dell’opera, diretta dallo stesso Rossini, il 10 giugno 1818, a cui fecero seguito ben ventiquattro repliche.

Prima e dopo l’incontro, il pubblico potrà effettuare una visita guidata gratuita, rispettivamente alla Biblioteca della Fondazione Rossini (alle 17) e al Museo Nazionale Rossini (alle 19.15).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Info T 0721 30053, fondazione@fondazionerossini.org